DOMENICA 4 FEBBRAIO RIPRENDONO LE ESCURSIONI GRATUITE DI LEGAMBIENTE CON LE ZONE UMIDE

di Pasquale Molinari..


Dopo il grande successo dell’anno scorso, riprendono le nostre escursioni gratuite alla scoperta della natura sotto casa tra zone umide, piante alimurgiche, capolavori spontanei come peonie e orchidee, i monumentali tratturi e funghi lungo i sentieri della nostre colline panoramiche.

Come Legambiente riteniamo di fondamentale importanza sensibilizzare e far comprendere che le grandi risorse naturalistiche, storiche e paesaggistiche offerte dal Territorio Murgiano, rappresentano un “Ingente Capitale” ed un’ottima opportunità economica in grado di assicurare il Futuro di generazioni presenti e future, se solo riuscissimo a gestirle con oculatezza ed il dovuto rispetto. 

E allo stesso modo, riteniamo che l’escursione possa diventare un importante strumento di conoscenza se vissuta, non solo come una attività fisica completa e salutare, ma come il giusto modo per entrare nella natura, vivere, rispettare e monitorare il territorio! 

E allora, in attesa di lanciare il nuovo calendario di itinerari gratuiti 2024 per cui stiamo chiedendo il patrocinio morale (gratuito) all’Ente Parco Nazionale Alta Murgia e al Comune di Cassano delle Murge, abbiamo deciso di partire subito con la prima escursione dedicata alle zone umide nella vicina e mozzafiato Foresta di Mercadante:

I LUOGHI UMIDI, BACINO IDROGRAFICO DEL TORRENTE BADESSA


Una data e un itinerario non a caso, ma opportunamente scelto per celebrare la Giornata Mondiale delle Zone Umide (World Wetlands Day), ovvero la firma avvenuta nel 1971 della Convenzione internazionale di Ramsar per la conservazione e l’uso razionale di queste aree e delle loro risorse drasticamente minacciate dall’attività umana. 

La stessa Direttiva habitat 92/43/CEE promuove attivamente il restauro e la ricostituzione delle zone umide, non solo per scopi  naturalistici (re-habitat) ma anche per integrare altre  funzioni come la laminazione delle portate idrauliche o la fitodepurazione per gli scarichi di acque reflue di piccoli-medi aggregati urbani ecocompatibile. 

Ne è un esempio il vicino impianto di Melendugno o ancora l’impianto di Jesi nelle Marche che è anche stato oggetto di un interessante studio internazionale (italo-ungherese) sull’avifauna presente nell’area di fitodepurazione. 

Insomma buoni esempi per la gestione del territorio e la lotta ai cambiamenti climatici che potrebbe essere replicati anche nel nostro Comune visti i bassi costi di realizzazione e gestione!!


Eppure secondo il nuovo Report di Legambiente, Focus Ecosistemi acquatici 2024, il nostro Paese è cronicamente indietro nella loro tutela e valorizzazione nonostante l’avanzare della crisi climatica, della perdita di biodiversità e un 2023 segnato da una continua crescita degli eventi meteorologici, specie quelli legati ai gravi danni da siccità prolungata e crisi idrica.

Ma quanti di Noi sanno cosa sono queste zone umide? 

E perché sono così importanti? 

Aree terrestri sature o inondate d'acqua in modo permanente o stagionale (stagni, paludi, torbiere, aree golenali, acquitrini, bacini naturali e artificiali..), dei veri e propri serbatoi di stoccaggio di CO2 e biodiversità che accolgono una infinità varietà di specie animali e vegetali. 

Aree un tempo molto diffuse e ormai quasi del tutto scomparse a causa dell’uomo (agricoltura intensiva, inquinamento e urbanizzazione). Oggi, sono tra gli ecosistemi più a rischio del pianeta  (nell’ultimo secolo oltre il 64% delle zone umide sono scomparse).

E ancora, cosa c'entrano con il nostro territorio? Sono presenti anche a Cassano delle Murge?


Beh a proposito di cronicità nell’attuare azioni efficaci per la tutela e la valorizzazione di questi ecosistemi, come Legambiente, nel 2015 ci siamo occupati dello stagno temporaneo in agro di Cassano delle Murge (località “i Vuotani”) intorno al quale si estende un microhabitat di grande interesse per la presenza di Eryngium Barrelieri Boiss, una specie vegetale a rischio estinzione nel territorio pugliese, per cui abbiamo chiesto una opportuna recinzione dell’area e segnaletica informativa circa l’azione di conservazione della biodiversità e l’importanza naturalistica del sito contro l’inevitabile e involontario calpestio di escursionisti a cavallo e animali al pascolo. Azioni?!


Mentre l’anno scorso ci siamo occupati del letto asciutto del Torrente Badessa e della zona umida “ricostruita” a valle del depuratore probabilmente a causa di una discontinuità idraulica e che ora più che mai andrebbe tutelata e gestita come opportunità circolare.



Quest’anno, invece, continuiamo ad esplorare/monitorare un altro tratto del Torrente Badessa, per capirne stato e criticità attraverso un interessante tracciato naturalistico di circa 8 km, itinerario che ci consentirà di osservare alcuni dei principali solchi erosivi di questo corso d’acqua “effimero” ma in grado di trasformarsi periodicamente in fiume impetuoso e che, nel secolo scorso, ha reso necessario l’intervento dell’uomo per regimare il flusso mediante lavori di sistemazione idraulica nell’area del suo bacino idrografico, compresa la nascita della Foresta Mercadante, un attuale apprezzato polmone di ossigeno per tutta la provincia di Bari.


L’Appuntamento è per domenica 4 febbraio alle ore 8:30 presso il piazzale antistante del Liceo Scientifico di Cassano delle Murge in via Padre Centrullo per il successivo trasferimento in car-pooling al vicino punto di parcheggio e partenza a piedi, nei pressi della Foresta MERCADANTE.

Si ricorda che l’Escursione è gratuita ma con prenotazione obbligatoria (max 35 partecipanti) compilando  il form online al seguente link a cui seguirà conferma di iscrizione:

Prenotazione Escursione

Per altre informazioni scrivete a:

legambientecassano@gmail.com



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