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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Dove ricicli l’olio alimentare esausto? Una filiera circolare dalle potenzialità enormi ma ancora poco sfruttata!!

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 di Pasquale Molinari.. L’Olio alimentare esausto è riciclabile al 100 % per la produzione di biocarburanti, asfalti e bitumi, mastici, collanti, inchiostri, biocosmetici, saponi.. o ancora energia, come spiegato dal progetto sperimentale “ RECOIL ” di Legambiente  secondo cui un kg di olio vegetale esausto, dopo purificazione, può produrre circa 3,6 KWh di energia elettrica e 3,5 kWh di energia termica (un’alternativa a crisi energetica e fonti fossili).. ma la scarsa e non costante “informazione preventiva” come avviene per gli altri rifiuti, la presenza di pochi e isolati punti di conferimento a cui si aggiunge una scarsa informazioni sulla loro localizzazione (quindi scarsa raggiungibilità e rintracciabilità),  e ancora l’assenza di politiche locali incentivanti, limitano una raccolta domestica efficace e sotto controllo di uno “ scarto d’oro ” che sembra al contrario alimentare i traffici illegali .   A dimostrarlo sono i numerosi fatti di cronaca che raccontano di inchieste, p

Per fare un bosco comunale ci vuole..

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  di Pasquale Molinari.. Premesso che per Noi di Legambiente il Centro di Raccolta in via Mellitto (ECOISOLA) doveva e deve essere circondato da un’area boschiva con finalità di “compensazione ambientale, tutela e rafforzamento della biodiversità locale” e finalità culturali di “comunicazione diretta dell’impegno dell’Amministrazione Comune contro l’impatto climatico” , torniamo a parlare di interventi di forestazione estensiva che dovrebbero essere realizzati nel rispetto dei requisiti dettati dalle linee guida della Strategia Forestale Nazionale ed in particolare, torniamo a parlare del progetto nazionale della Mellin (Più alberi per più bambini) che ha interessato, più di 3 anni fa, il nostro territorio. Infatti la Mellin, nell’intento di compensare le emissioni di CO2 associate alla produzione del materiale e del fine vita del packaging dei propri prodotti ( ridurre impronta ecologica ), ha destinato al nostro Comune 1200 giovani alberi autoctoni tra Ornielli, Lecci, Aceri Campes

BIODIVERSITÀ URBANA: LA POLITICA LOCALE DEVE PASSARE AI FATTI

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di Pasquale Molinari.. Sembrava che il nostro ultimo evento sul Falco Grillaio avesse alzato, almeno un po’, l’attenzione dell’amministrazione comunale sull’elevato capitale economico e sociale ( non solo ambientale ) della biodiversità urbana racchiusa, anche, nel nostro centro storico e sul cambiamento che la stessa politica locale deve urgentemente intraprendere per favorire la conservazione e diffusione di questa straordinaria varietà di ecosistemi che ci circondano, da cui dipende la nostra prosperità economica e benessere. Ma, nei fatti, si continua a seguire vecchie pratiche chimiche, programmate a calendario.  È il caso di dire: “ passato il santo, passata la Festa”. E infatti, dopo qualche settimana da tale approfondimento culturale su un modello di sviluppo urbano di connessione tra uomo e natura, perfettamente in linea con la recente approvazione della legge europea sul ripristino della natura, la tanto attesa Nature Restoration Law, che guarda caso introduce una drastica