LIBERIAMO L’ARIA E METTIAMO AL CENTRO LE PERSONE

 di Pasquale Molinari..

È il cambio di passo imposto dall’emergenza energetica, ambientale e sociale che chiediamo, da tempo, alla politica locale‼️

E oggi torniamo a farlo attraverso uno spot diventato virale in rete che dimostra, in modo semplice e diretto, come viviamo in un mondo sempre più individualista, dove sono indispensabili e utili luoghi e momenti per la socializzazione tra le persone.

Ecco perché, per Noi di Legambiente, Qualità dell’Aria, Mobilità Dolce e Rigenerazione Urbana non significa soltanto biciclette. Significa riprogettare i nostri spazi mettendo al centro le persone, a partire dai più fragili

Dal nostro monitoraggio effettuato a settembre, in occasione della XIII edizione del Giretto d’Italia, la storica campagna di Legambiente che monitora la micromobilità urbana in un determinato giorno e in un determinato orario, Cassano delle Murge ha registrato una percentuale bassissima (0,02%) di spostamenti sostenibili in rapporto alla popolazione residente. Dato a cui si somma la mancata attivazione delle 3 charging station attrezzate posizionate da quasi 2 anni (marzo 2022) in piazza Merloni, c.da Fra Diavolo e c.da Lagogemolo. Mentre restiamo in attesa di una modernizzazione del trasporto pubblico locale a zero emissioni con autobus elettrici (non inquinanti) e magari dotati di strutture portabiciclette (ovviamente accessibili ai passeggeri a ridotta capacità sensoriale/motoria) e soprattutto di una coraggiosa sperimentazione di un trasporto pubblico gratuito, specie nei mesi estivi e di festività (es. dicembre).

Sfide essenziali e non più rinviabili anche sul lato dell’offerta turistica.


Per questo, invitiamo l’Amministrazione Comunale a lavorare su questi temi anche con regolamentazioniordinanze ad hoc e bandi/progetti, iniziando dalle strade davanti alle scuole e ai parco giochi, dalle vie e dalle piazze del centro storicomagari prendendo spunto dal comune denominatore di tutte le storie di successo di strade scolastiche fonte di aggregazione sociale e centri storici europei rifioriti e ripopolati: la rigida limitazione del traffico automobilistico.

Proprio le nostre piazze centrali (Aldo Moro e Mario Rossani), pur ospitando un’area giochi per bambini e una Scuola per l’Infanzia, le vediamo trasformate in un grande garage e in una riduttiva via di comunicazione su una pavimentazione fragile e, a nostro avviso, non compatibile con il flusso di traffico a cui è sottoposta. A riguardo, basta guardare lo stato delle basole, meglio dette chianche, anche nella parte riqualificata di recente dove, tra l’altro, ci chiediamo il perché sia stata disposta in un altro senso rispetto al resto della piazza, quasi a mo' di strada riservata alle auto?!

Ora, senza ricorrere all’intelligenza artificiale (IA), è evidente che non basta ripristinare lo status quo ante di tali beni culturali ma bisogna, anche e soprattutto, ripensare alla viabilità di tutto il centro storico con le sue piazze e strette vie nate per essere percorse da persone o al massimo da carretti ma non certo da automobili o addirittura SUV con relativi parcheggi. Nel nostro monitoraggio ne abbiamo contanti tanti.. troppi!!

E allora, dovrebbe essere logico, civile e di buonsenso allinearsi alle piazze e centri storici italiani ed europei che hanno restituito a tali luoghi fragili la loro monumentalità e la loro vocazione originaria: quella sociale e commerciale. Elementi fondamentali che tracciano la vitalità, l’attrattività turistica, l’economia locale, la pratica collettiva di aggregazione.. l’identità comunale.

Togliere le auto non significa soltanto abbattere lo smog a tutela della qualità dell’ariasicurezza e inclusività ma, anche, non compromettere la stabilità di basolato ed edifici spesso vetusti con le vibrazioni da traffico.

Il nostro centro storico ha bisogno di essere rivitalizzatoalimentato e partecipato dalle persone, dalla cultura, dai negozi di vicinato, dalle attività commerciali e artigiane attraverso un piano politico di rilancio del tessuto economico, regolamenti e bandi/incentivi comunali (da mettere a bilancio) per l’insediamento di nuove attività, tesi a coprire alcune spese come TARI, occupazione suolo pubblicobonus affitti che potrebbero interessare quei locali che vediamo chiusi da troppo tempo..

E tra le scuole locali, dove per noi resta alto il traffico davanti agli accessi, motivo per cui dovrebbe scattare una sorta di mini ZTL scolastica con divieto di sosta e transito a tempo determinato, ci chiediamo perché non sia ancora stata emessa un’ordinanza per istituire il senso unico di circolazione lungo viale della Repubblica che tra l’altro presenta un restringimento di carreggiata proprio in corrispondenza della Scuola dell’Infanzia “Don Battista Armienti” (dove magari si potrebbe solo salire) e viale della Resistenza (dove magari si potrebbe solo scendere), ovvero le due strade che ospitano gli ingressi, anteriore e posteriore, della citata scuola. Inoltre qui sarebbe più che opportuno ripensare ai percorsi ciclopedonali per gli spostamenti casa scuola e magari, nel frattempo, rimovere ciò che rimane della segnaletica orizzontale (simbolo bicicletta e strisce gialle) di un fallimentare percorso ciclabile, mai utilizzato se non come parcheggio auto, onde evitare di continuare a dare un messaggio diseducativo ai giovani studenti.

C’è ancora tanto da fare per una mobilità veramente sostenibile e inclusiva che non lasci indietro nessuno. 

E questo mese di festività natalizie, dovrebbe essere il momento giusto per iniziare a sperimentare buone pratiche a favore del pedone, e più in generale dell’utente fragile, con uno spazio pubblico più salubre, verde e vivibile perché.. l’eredità più grande che una amministrazione possa lasciare è qualcosa di immateriale ovvero un cambio di passo dei cittadini sul piano culturale che si traduce in una maggiore sensibilità verso i temi ambientali!!












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