Sportello Agricoltura.. meglio se Sostenibile!!

di Pasquale Molinari..


Il cambiamento climatico è ormai realtà. Il 2022 ne è stato un chiaro palcoscenico tra eventi (disastri) climatici anomali ed estremi (siccità prolungate, inondazioni, precipitazioni violente e ondate di calore..). E il 2023 sarà un altro anno dei RECORD CLIMATOLOGICI?!

Il rapporto “Climate change adaptation in the agriculture sector in Europe”  pubblicato nel 2019 dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, già lanciava l’allarme sugli effetti negativi dei cambiamenti climatici per effetto di questi eventi meteorologici estremi destinati a continuare e ad aumentare con un impatto più severo nell’Europa centro-meridionale tra cui appunto l’Italia.

Secondo l’ultimo rapporto del principale organismo internazionale per la valutazione dei cambiamenti climatici  (IPCC CLIMATE CHANGE 2022 – Impatti, adattamento e vulnerabilità) pubblicato il 28 febbraio 2022  e che rappresenta “un terribile avvertimento sulle conseguenze dell’inazione”, l’Europa va incontro a quattro categorie di rischi-chiave tra cui:

  • Rischi per la produzione agricola: a causa di una combinazione di caldo e siccità, si prevedono nel XXI secolo perdite sostanziali in termini di produzione agricola per la maggior parte delle aree europee, che non saranno compensate dai guadagni attesi per l’Europa settentrionale

  • Rischi di scarsità di risorse idriche: nell’Europa meridionale il rischio è già elevato per un livello di riscaldamento globale di 1,5°C e diventa molto alto nel caso di un innalzamento di 3°C. In queste regioni, la domanda di risorse idriche eccede già oggi le disponibilità. Questo divario sta aumentando a causa dei cambiamenti climatici e degli sviluppi socio-economici. 

  • La regione Mediterranea si è riscaldata e continuerà a riscaldarsi maggiormente della media globale, particolarmente in estate. La regione diventerà più arida per effetto combinato della diminuzione della precipitazione e dell’aumento dell’evapotraspirazione. Allo stesso tempo in alcune aree le precipitazioni estreme aumenteranno

(Fonte:https://ipccitalia.cmcc.it)

È evidente che il cambiamento climatico sta incidendo sensibilmente sul settore agricolo che, come le foreste, si comporta da emettitore e allo stesso tempo assorbitore di CO2. 

Infatti l’agricoltura è il primo settore a risentire degli effetti del cambiamento climatico, ma è anche responsabile di circa il 7% delle emissioni di gas serra in Italia (dati Ispra), specie quella intensiva (tra cui la monocultura) dipendente da pesticidi e fertilizzanti chimici con ricadute negative per suolo e rischi per la salute.

A fotografare la situazione è il dossier “Stop pesticidi 2022”, realizzato da Legambiente in collaborazione con Alce Nero, che evidenzia come  in Italia l’impiego di sostanze chimiche nocive utilizzate per combattere piante infestanti, insetti, funghi e prevenire il possibile sviluppo di malattie biotiche, è purtroppo ancora estremamente diffuso. 


Quindi l'agricoltura contribuisce attivamente al cambiamento climatico, e a sua volta ne è anche vittima. Ma potrebbe essere parte della soluzione, se avviata verso una produzione ed alimentazione sostenibile che favorisca la tutela di un suolo fertile e sano e della biodiversità.

Per questo parlare di azioni per il clima.. attivare servizi comunali.. introdurre politiche efficaci ed integrate.. promuovere meccanismi incentivanti attraverso cui dare gambe e fiato al passaggio verso un modello agricolo sostenibile a partire dalla messa a disposizione di progettualità e risorse per abbattere gli input chimici, idrici ed energetici, è fondamentale per aumentare la consapevolezza su un tema vitale a cui tutti dovremmo lavorare per dare una forte priorità alle questioni della Salute ambientale e dei cittadini.

E allora, come Legambiente apprezziamo la nascita di questo nuovo servizio comunale, c.d. “SPORTELLO AGRICOLTURA”, ma oggi più che mai, si deve guardare più al futuro,  specialmente in questo settore che ha un impatto diretto sull’ambiente e gioca un ruolo significativo nei cambiamenti climatici e può essere una forte leva per innovazione, lavoro giovanile e turismo enogastronomico e sostenibile.

Come?! 

Attraverso un servizio più specifico per favorire uno sviluppo SOSTENIBILE, con un nome altrettanto specifico, SPORTELLO AGRICOLTURA “SOSTENIBILE”, dove integrare allo staff tecnico previsto (1 agronomo) un ricercatore/biologo naturalista e altre figure professionali con conoscenze in agricoltura sostenibile per offrire uno spazio attivo in cui ad esempio:

  • raccogliere e condividere buone pratiche agricole (istituire protocolli di buone pratiche)

  • ampliare le informazioni sui contributi alle aziende agricole previste dal Piano di Sviluppo Rurale (nuova PAC 2023-2027) e dalle strategie Farm to fork e Biodiversity 2030 per la riduzione delle emissioni e la lotta ai cambiamenti climatici che prevedono obiettivi significativi in termini di riduzione della chimica e tutela della biodiversità

  • facilitare così la diffusione di agricoltura biologica, apicoltura (la nostra Regione si è mossa per tempo attivando le misure agroclimaticoambientali Sra18-Aca18), produzione integrata, benessere animale, biodiversità, energie eco-sostenibili e razionalizzazione dei consumi energetici, produzione di compost vegetale..

  • costruire proposte contro il rischio siccità per prevenire emergenze future (crisi idrica) e contro l'abbandono colturale ed il cattivo uso dei suoli agricoli

  • favorire la nascita di startup tecnologiche nel settore dell’agricoltura (agricoltura 4.0)

  • segnalare misure di incentivazione e sostegno ai giovani, aziende locali, associazioni che valorizzano l’unicità di prodotti tipici e il recupero  di colture dimenticate (orti antichi, i ceci lisci di Cassano..) sostenendo di fatto la biodiversità 

  • organizzare eventi per la divulgazione dei principi dell'agricoltura contadina

  • avviare un percorso per un patto tra produttori, contadini, Comune per uno sviluppo sostenibile locale (BIODISTRETTO CASSANESE)

C’è un paese di progettualità circolari da costruire..

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