DOMENICA 19 NOVEMBRE, SESTA ESCURSIONE LEGAMBIENTE SUI FUNGHI EPIGEI MURGIANI

 

Le nostre escursioni gratuite alla scoperta della natura sotto casa continuano: dopo zone umide, piante alimurgiche, capolavori spontanei come peonie e orchidee, i monumentali tratturi, questa volta ci dedichiamo ai funghi, andando a cercarli lungo i sentieri della nostre colline panoramiche.

Come Legambiente riteniamo di fondamentale importanza sensibilizzare e far comprendere che le grandi risorse naturalistiche, storiche e paesaggistiche offerte dal Territorio Murgiano, rappresentano un “Ingente Capitale” ed un’ottima opportunità economica in grado di assicurare il Futuro di generazioni presenti e future, se solo riuscissimo a gestirle con oculatezza ed il dovuto rispetto.



I Funghi -dichiara Pasquale Molinari, presidente Legambiente Cassano- non sono soltanto contorni deliziosi da assaporare, ma sono protagonisti per lo sviluppo, il funzionamento e la protezione degli ecosistemi (biodiversità) che bisogna imparare a conoscere e preservare perché potenti alleati del clima, in grado di creare, in simbiosi con le radici delle piante (micorrize), delle vere e proprie reti sotterranee che attirano il carbonio presente in aria e lo sequestrano nel sottosuolo, contribuendo a mettere a disposizione e muovere nutrienti e quindi ad accelerare la crescita degli alberi. Motivo per cui andrebbe rivitalizzata la loro presenza nel suolo forestale. A riguardo alcune startup ambientali hanno iniziato ad avviare progetti di rimozione della CO2 attraverso il loro impiego. Non a caso la biologa Toby Kiers, a capo della SPUN – Society for the Protection of Underground Networks (Società per la protezione delle reti sotterranee), li definisce come ingegneri ecosistemici invisibili.


Per questo, domenica 19 novembre proponiamo una escursione naturalistica  sulle stupende colline panoramiche che circondano la nostra cittadina, approfondendo la conoscenza dei diversi habitat in cui si sviluppano le specie fungine (funghi epigei), il forte rapporto che lì lega agli alberi e l’importantissimo ruolo che essi svolgono nell’ecosistema del bosco.


Ad occhi superficiali infatti, potrebbe sembrare che l’evoluzione naturale abbia selezionato questi organismi vegetali (inizialmente accorpati al regno delle “Piante”, solo nel 1969 sono stati elevati al rango di regno naturale autonomo), molto differenti dalle altre piante per le diverse funzioni vegetative e riproduttive, per fornirci deliziosi (ma a volte mortali!) integratori alimentari.


Se invece andiamo più a fondo scopriamo che i funghi epigei, organismi privi di clorofilla e quindi impossibilitati alla fotosintesi, allo scopo di procurarsi le sostanze organiche utili al proprio sostentamento si dividono in tre classi che svolgono funzioni specifiche di utilità per l’ambiente, in base alla loro specializzazione evolutiva:


- i funghi “parassiti” che vivono a spese di piante malate o indebolite da tagli e ferite, velocizzandone la morte e la sostituzione con nuove piante sane;


- i funghi “saprofiti” che vivono a spese di piante morte o di sostanze organiche decomposte o in fase di decomposizione presenti sul terreno, contribuendo alla loro veloce dissoluzione e che restituiscono al terreno ed alle radici delle piante circostanti, preziosi elementi minerali;


- i funghi “simbionti”, la maggior parte dei nostri funghi commestibili e velenosi, i quali instaurano un sistema di scambio con le radici delle piante (micorrize), un utile sodalizio che fornisce al fungo la sostanza organica sintetizzata con la fotosintesi clorofilliana e mette a disposizione delle radici della pianta preziose risorse in termini di acqua, sali minerali e sostanze azotate.


Ovviamente queste precisazioni servono anche per far riflettere, verso i comportamenti di alcuni cercatori di funghi che calpestano le specie sconosciute, ritenute di scarso valore o velenose, invitando al rispetto di tutto ciò che è diretta espressione della selezione evolutiva naturale negli ecosistemi, in cui semplicemente coabitiamo con altri organismi!


Occorre anche precisare alcuni criteri fondamentali da seguire quando si va alla ricerca di funghi:


- l’eventuale raccolta di specie fungine deve rispettare le norme vigenti, che prevedono il superamento dell’apposito corso informativo propedeutico all’acquisizione del regolare permesso e sanzioni per chi non rispetta tali norme. Ci sono inoltre delle ulteriori limitazioni in alcuni aree dei parchi nazionali;


- ove in possesso del permesso di raccolta, occorre impostare il proprio comportamento al rispetto della natura, selezionando nella fase giovanile le specie fungine individuate con certezza e lasciando intatti alla loro funzione i restanti funghi, anche se tossici, per consentire l’importante funzione che ricoprono nel disgregare, trasformare ed assorbire la materia organica che si deposita sul terreno;


- nel caso di incertezza nel riconoscimento di una specie fungina, è consigliabile astenersi dalla raccolta o limitarla ad un solo esemplare integro da mostrare, per l’individuazione, agli esperti micologi presenti presso le ASL.


Il tracciato (di circa 6 km) segue sentieri e piste sterrate che richiedono l’uso di scarpe da trekking e pantaloni lunghi, per la presenza di pietre, radici e cespugli spinosi. Consentirà inoltre di ammirare il panorama sulla costa Barese e di assaporare i profumi e le sfumature dei colori autunnali che vestono un territorio particolarmente seducente.


Il punto di ritrovo è alle 8.30 nei pressi del Liceo Scientifico di Cassano in via Padre Centrullo. I partecipanti (max 35) devono prenotare via e-mail (indicando nome, cognome e recapito telefonico) direttamente a legambientecassano@gmail.com - volontario referente Nicola Diomede.







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